"Trans Europa Express" #7 - Fotografia di Giorgio Galimberti.

- Stampa Fine Art
- Carta museale Hanemule photorag 310 gr
- Certificato autentica con ologramma autenticata dall' autore e dal laboratorio di stampa Edizione 1/9
- Dimensioni: 75 x 50 cm

Giorgio Galimberti nasce a Como il 20 marzo 1980. Attraverso la sperimentazione del bianco e nero si avvicina a una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce sui corpi e sui paesaggi urbani, riprendendo alcuni elementi tipici della street photography e rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo. Le sue immagini sono state esposte in diverse mostre personali e collettive in tutto il mondo e sono state pubblicate sui più importanti magazine nazionali e internazionali come New York Times e La Repubblica.

"È stato un bagno di umanità questo viaggio alla frontiera tra Romania e Ucraina, in queste giornate di morte e sangue. Sono venuto qui preparato al peggio, convinto di essere emotivamente pronto ma, pochi minuti dopo essere atterrato, ho scoperto che la realtà è un ceffone che se ne fotte delle tue aspettative. Giorgio Galimberti, che mi ha accompagnato in questa esperienza, sembra averlo capito prima di me. È arrivato qui senza farsi troppe paranoie, non si è preparato niente.

«Tranquillo che le foto poi vengono fuori da sole», mi dice. È schietto e diretto come la sua fotografia, ricolma di contrasti e sgranature. A volte la sua invadenza nel fotografare mette a disagio le persone, sembra quasi uno di quei venditori che mette in pratica la tecnica del piede nella porta, che non molla finché non ha ottenuto quello che voleva. Il suo grande pregio è quello di riuscire a catturare le reazioni istintive di ciò che si trova di fronte. È così che vengono fuori le storie più interessanti, le più sincere. E allora ho capito anche io che prima di un viaggio così delicato si può scegliere di prepararsi con tutti i crismi, documentarsi, leggere, studiare cartine geografiche e manuali di storia, ma in fin dei conti il viaggio perfetto è quello fatto alla cieca, affidandosi all’improvvisazione. Mollare a casa i preconcetti e lasciare che a costruire il tuo viaggio siano le storie che incontri."

Alessandro Curti.