Aggiudicati una straordinaria opera del Maestro Emilio Isgrò!

Acrilico su libro in box di legno e plexiglass, 58 x 73 cm, 1999.

"La Solennità di tutti i Santi, come si intitola la mia opera, è una festa che riguarda tutti gli italiani, credenti e non credenti.

L’inconscio collettivo del nostro Paese, infatti,  è un inconscio eminentemente cattolico, e per un artista che rifugga programmaticamente da ogni forma d’arte esclusiva o escludente, non solo è naturale ma pressoché indispensabile attingervi" - Emilio Isgrò

Emilio Isgrò, artista, romanziere, poeta e giornalista, ha fatto della cancellatura la propria poetica a partire della metà degli anni Sessanta con la propria adesione all’ambiente della Poesia Visiva, dal quale prese le distanze pochi anni dopo sviluppando un linguaggio personale e autonomo.

Ha trasformato un iniziale gesto provocatorio in un coerente linguaggio e ne ha fatto la propria visione del mondo. Cancellare per lui non è un atto metaforico: opera sui testi delle vere e proprie ‘coperture’, che ne trasformano e rinnovano il significato, senza annichilire e distruggere il valore della parola e, a partire dagli anni Ottanta, dell’immagine. Cancellando giornali, manifesti, libri, Isgrò non compie un gesto di ribellione, pone piuttosto l’accento - come recita uno dei primi libri cancellati del 1965 - su “ciò che ognuno vorrebbe ignorare”: il prima delle parole, il loro essere fisico e oggettuale.

Courtesy Archivio Emilio Isgrò